Le carotidi, come tutte le altre arterie del nostro corpo, possono essere colpite dalla malattia aterosclerotica e andare incontro a stenosi che si formano per il deposito di materiale costituito da colesterolo, lipidi, calcio,… che può distaccarsi, embolizzare e chiudere le piccole arterie.
Le carotidi interne portano il sangue agli emisferi cerebrali.
Una loro occlusione, la presenza al loro interno del materiale che blocca il flusso circolatorio e che frammentandosi può dar luogo a episodi di ischemia sono situazioni che vanno prevenute e curate con estrema attenzione.
Una stenosi che supera un valore del 65/70% è una stenosi che può produrre, con facilità, un episodio ischemico cerebrale.
Attraverso un corretto studio Ecocolordoppler (esame gold standard per questa patologia) siamo in grado di stabilire la presenza o meno di malattia ateromasica e, in basee alla sua gravità possiamo/dobbiamo intervenire.
Anche in questo caso ci sono due opzioni terapeutiche:
La metodica “open” (TEA: Trombo arterectomia).
Oppure la Tecnica Endovascolare (Angioplastica + Stent).